Cammina con la
tua testa
!!!
DOVE
ANDIAMO ?
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La ricerca
interiore come necessità
ovvero
Depressione,
ansia, disagio psicologico, inquietudine, in una più ampia
prospettiva esistenziale. Psicologia, filosofia,arte, letteratura,
spiritualità e altri percorsi, come rivolta e ricerca di se
stessi.
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Passi
Un giorno il Buddha mostrò un fiore a un'assemblea di milleduecentocinquanta monaci e monache. Per molto tempo non disse nulla. L'uditorio restò in perfetto silenzio. Tutti sembravano intenti a riflettere, cercando di capire il significato recondito del gesto del Buddha. Poi, d'un tratto, il Buddha sorrise. Sorrise perchè uno dei presenti aveva sorriso a lui e al fiore. Il nome di quel monaco era Mahakashyapa. Era stato l'unico a sorridere; il Buddha, sorridendogli di rimando disse: "Ho un tesoro di saggezza, e l'ho trasmesso a Mahakashyapa".
(Thich Nhat Hanh - La pace è ogni passo)
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Biblioteca
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In
primo piano
ATTILIO FORTINI
Assenze
Prime
Prospettiva
Editrice
Essere, non pensare,
è la via per conoscere le cose fondamentali. (Osho)
Ostico
e frammentario, ma a tratti toccato da momenti di
grazia, ho dovuto rileggere più volte e a distanza di tempo
questo lavoro di
Fortini, per scoprirne la bellezza nascosta.
Il libro si presenta come una sorta di raccolta non
sistematica di appunti “filosofici” che l’autore
sembra aver scritto quasi per
spiegare a se stesso, per dare chiarezza a ciò che appartiene a
un altro ordine
di conoscenza.
Non agevole, impone applicazione, sfiora diversi argomenti
e abbozza varie riflessioni che si muovono attorno al taoistico tema
dell’assenza.
Ma, ciò che più mi ha colpito è lo svelarsi, tra
le righe, dell’aspetto
tragico della filosofia e del problematico rapporto tra questa e la
vita.
Se, come afferma l’autore, soltanto il non sapere ci
permette la libertà, dato che se sapessimo
tutto ne saremmo vittime, il filosofare come
“desiderio di sapere” non può che
creare ambivalenza e tensione infinita.
Così come, considerare la filosofia come ciò che pone l’ultima domanda possibile, postula che la
relativa risposta non le appartenga e lascia in sospeso il come e il
dove e
soprattutto il se questa possa essere trovata.
Cercare di conoscere con il pensiero il mondo, poi, ce lo
fa sfuggire, ce lo rende assente e
ostile. E, quel che è peggio, lo stesso accade quando
cerchiamo di farlo
con noi stessi, che del mondo siamo parte. Perchè il pensiero,
il pensiero che divide, immette nelle
cose un’assenza che non è
insita nel mondo.
Forse, non si può far altro che accettare che
ciò che sta sotto l’essere ci resta
misterioso, dato che l’essere è solo il modo necessario
per presentarsi a noi, e
lasciarsi sedurre dall’ invito dell’autore: lasciamo
che il mondo ci travolga con tutta la sua ricchezza.
bum
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