Articolo di
Sara Dicorato, autrice del libro "Terra Morale",
edito da Prospettiva Editrice
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Riflessioni
sulla Giustizia
Gli
esseri umani in quanto tali appartengono alla stessa terra, vivono nello
stesso mondo, entro un ordine universale regolato dalle stesse leggi;
hanno, nel bene e nel male, la stessa natura, le stesse tendenze e disposizioni
originarie; sono accomunati da un profondo senso di umanità e giustizia,
spinti da un istinto sociale, mossi da una tensione morale, affinati
da una sensibilità d'animo, elevati da una spiritualità di pensiero…
Più o meno!
Eppure, la realtà della vita umana è
pervasa d'inumanità, d'ingiustizia, d'immoralità, e non passa giorno
che non ci sia bisogno d'indignarsi per le violenze e gli abusi, per
le disuguaglianze e le guerre, che non ci sia bisogno di ribellarsi
contro l'oppressione, la criminalità e la corruzione. Ma non passa giorno
che non ci sia qualcuno, in qualche angolo della terra, che non compia
un solo gesto umano, solidale e morale, capace di compensare ogni atto
e comportamento miserabile. Non solo… ma ogni bassezza, imperfezione
morale o ingiustizia sociale, come ogni male, può, per vie misteriose
a noi sconosciute, in tempi e modi impensati e inaspettati, passando
attraverso connessioni e concatenazioni incredibili e inverosimili per
i nostri eccedenti limiti umani, portare e lasciare, sempre e comunque,
del bene. Per lo più, però, per quella che sembra essere una legge naturale
e universale, questo male sublimato, così come ogni bene seminato, riesce
a produrre i suoi effetti benefici e a essere raccolto, non proprio
nell'immediato, ma solo dopo che è passato del tempo. Non è dato sapere
quanto… può trattarsi di giorni, di anni, di secoli, per cui, non resta
che armarsi di santa pazienza e buona costanza, e sperare che "Dio ce
la mandi buona" il prima possibile, magari nell'arco di questa vita,
o al limite, nell'altra…
Certo è che per vivere in questo mondo,
rispettando e praticando certi principi e ideali di giustizia, di legalità,
di solidarietà, di libertà, di pace, certi valori che richiamino alla
generosità, alla carità, all'onestà, alla lealtà, all'umiltà, alla dignità,
al rispetto, al coraggio ecc. è necessaria una buona dose di "fortezza",
più che esteriore, interiore, non per costruirsela intorno a difesa
del proprio mondo e del proprio essere, ma per acquisirla e coltivarla
dentro di sé come energia spirituale e forza morale. Allora sì
che diventa possibile affrontare ogni male, ogni sbaglio e disagio della
vita, con accettazione, ma senza rassegnazione, vivendolo con amore,
e non con rancore. Allora sì che sarà possibile scegliere di
far valere i propri valori morali e le proprie ragioni etiche, di subire
torti e ingiustizie, di sopportare dolori e umiliazioni, anche nel silenzio,
quando non resta altra possibilità per la propria coscienza; lasciando
che l'ordine naturale e quello soprannaturale, che poi in fondo sono
lo stesso, compiano la propria opera; aspettando che la giustizia umana
e quella divina seguano il proprio corso, e che, dopo il buio e la tempesta,
torni il sereno e trionfi la luce. Ma che alla fine… sia il bene a disarmare
il male e a vincere, che sia la giustizia a servirsi dell'ingiustizia
e a prevalere, per l'economia, l'armonia e il buon andamento delle cose,
degli esseri e dell'universo, non ci sono dubbi! Almeno per me…
Probabilmente questo mondo non sarà eterno
e gli esseri umani non raggiungeranno mai la perfezione morale, dato
che la perfezione non appartiene all'uomo e non aderisce alla terra.
Ma, con un comune e trasversale impegno, con un assiduo e penetrante
lavoro di formazione delle coscienze e diffusione dei valori, sia a
livello individuale che sociale, si potranno creare col tempo, passo
dopo passo, giorno dopo giorno, le condizioni per un mondo, forse non
perfetto, ma migliore: un po' più giusto, equilibrato e armonizzato,
un po' meno corrotto, trafficato e inquinato. Si potranno creare le
condizioni per un progresso umano, più etico e spirituale, e non solo
economico e materiale. Un progresso che parta dal "basso", che investa
la società civile, le persone singole, tutti coloro che potrebbero e
vorrebbero contribuire, con i grandi sogni e le idee, con i piccoli
gesti e le opere, con le immagini, i suoni, le parole, a "rivoluzionare",
cambiare e migliorare, se stessi e il mondo.
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