L'efficacia della psicoterapia
Una
psicoterapia richiede un investimento di tempo, di denaro e di energie
notevoli. Spesso, la si affronta vincendo pregiudizi e resistenze, convinti
che sia il modo più efficace per affrontare determinati problemi
di natura psicologica. Ma, può capitare di apprendere
che esistono più di 200 tipi di psicoterapie diverse e che solo
di una piccola parte di esse è stata valutata in modo rigoroso
l'efficacia. Questo, come affermano Morosini e Michielin, nell'articolo
citato:"...induce a dubitare delle affermazioni degli psicoterapeuti
sulla efficacia della loro forma particolare di psicoterapia." Allora, alla luce di questi dati,
si pone con forza la necessità di fare scelte più consapevoli
e oculate, basate su informazioni chiare e obbiettive.
Il concetto di efficacia è controverso e non univocamente determinato,anche se, riflettere sul problema in modo più rigoroso è sicuramente un passo avanti. Infatti, in passato il quesito non si poneva neanche, oppure la validità di una psicoterapia era solo "teorica" o fondata sull'esame di singoli casi clinici. Alcuni autori ritengono che una
psicoterapia sia efficace quando comporta: Altri, invece, affermano che
questo non sia sufficente: è necessario che sia la terapia specifica
artefice dei miglioramenti descritti. Occorre dunque che il risultato
non sia imputabile al decorso spontaneo dei sintomi (remissione spontanea);
occorre escludere miglioramenti dovuti alla semplice instaurarazione di
una relazione profonda di dialogo, sostegno e accoglimento; bisogna anche
poter escludere un probabile effetto placebo, fondato sulla mera convinzione,
di paziente e terapeuta, della validità del lavoro che si svolge. Gli studi sulle psicoterapie validate empiricamente, poi, lasciano indeterminato il concetto di efficacia perchè, o lo riferiscono a una superiorità statisticamente significativa rispetto a placebo o a trattamenti farmacologici e psicologici non meglio identificati, oppure, addirittura, lo collegano a una equivalenza rispetto a psicoterapie...considerate comunemente efficaci. Infine, occorre rilevare che, in molte ricerche si parla di efficacia solo in termini di miglioramento e non di vera e propria guarigione.
Giorgio
Nardone, nel libro citato tra le fonti, riporta i risultati di varie ricerche
sulla efficacia di alcuni tipi di psicoterapia. A seconda della tipologia
di disturbo, le percentuali di efficacia sono comprese tra: I dati suindicati hanno, purtroppo, una utilità pratica un po' limitata. Manca, infatti, l'indicazione dell'efficacia, individuata per i singoli disturbi. Inoltre, le percentuali sono eterogenee e non realmente confrontabili, in quanto provengono da molteplici ricerche, realizzate con metodologie diverse, talvolta riferentesi anche a un concetto di efficacia non corretto.
Negli
ultimi anni, è stata avvertita l'esigenza di sottoporre a rigoroso
riscontro sperimentale l'efficacia delle psicoterapie, nell'ambito di
un più vasto movimento chiamato "salute mentale basata sulle
evidenze". Limitando il nostro sguardo ai
risultati di più sicuro rigore, nelle ricerche citate il dato più
significativo e univoco è la provata efficacia della psicoterapia
cognitivo-comportamentale per alcuni dei principali problemi psicologici,
come i disturbi da attacchi di panico (con o senza agorafobia), l'ansia,
la depressione, la bulimia e la fobia sociale.
Quanto
suesposto non permette certo di avere un quadro esauriente della tematica
trattata, ma aiuta almeno a farsi qualche idea.
FONTI -GIORGIO NARDONE- Manuale di sopravvivenza per psico-pazienti - Ponte delle Grazie -EZIO SANAVIO- La porta della psicoterapia - su Psicologia Contemporanea SET.- OTT. 2002 n. 173- Giunti - P.L. MOROSINI , P. MICHIELIN - Efficacia delle psicoterapie sul sito: Salute mentale - D.L. CHAMBLESS -"Criteri per giudicare una psicoterapia " e " Esempi di trattamenti validati empiricamente". sul sito: PSYCOMEDIA -R.J. DE RUBEIS & P. CRITS-CRISTOPH - "Trattamenti validati empiricamente ..." sul sito: PSYCOMEDIA
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